Orlando : «Giocare nella squadra della mia città: ecco il sogno che ho»

SALERNO - Senza di lui la Primavera ha perso in casa col Bari, dicendo addio al sogno dei play off. E mentre Luca Orlando, classe '90, salernitano purosangue, segnava al Via del Mare la sua prima doppietta da professionista, i suoi compagni, privi del loro bomber, erano costretti ad ammainare la bandiera all'Arechi. C'è chi ha polemizzato per la convocazione di Orlando in prima squadra, ma Cerone, tra squalifiche ed infortuni, aveva gli uomini contati. Piuttosto bisognerebbe porsi due interrogativi: perché non lanciare già prima con i titolari, contro il Padova ad esempio, il diciannovenne assistito da Damiani e Maselli e perché non obbligare Dionisi, squalificato contro il Gallipoli, a rispondere alla convocazione in Primavera?
Orlando, come si sarebbe comportato al posto di Dionisi?
«Quando si passa dalla prima squadra alla Primavera ci sono sempre tante responsabilità e il rischio di fare male è dietro l'angolo. Capisco Dionisi e peraltro mi è parso anche giusto dare una chance a quei miei compagni che si sono allenati per tutto l'anno».
Emozioni per la doppietta?
«Avevo già collezionato quattro presenze in prima squadra, ma mai dall'inizio. Durante la settimana avevo capito che l'allenatore avrebbe potuto puntare su di me. L'emozione è stata forte e quando il pallone è entrato in porta ho provato una gioia immensa. Il secondo gol è stato più bello del primo. Dedico questa doppietta ai miei genitori».
Chi è Luca Orlando?
«Un ragazzo come tanti. Ho conseguito la maturità scientifica, mi sono iscritto all'università e il calcio è la mia passione. Ho cominciato con la Scuola Calcio Maria Rosa, poi Enrico Coscia mi ha portato alla Salernitana».
Qual è la differenza più evidente tra una gara di B ed una del Primavera?
«In B conta il risultato, in Primavera si bada più al gioco ».
Lei ha un pre-contratto in scadenza con la Salernitana.
«Spero che la società voglia trattenermi. Il mio sogno è sempre stato quello di indossare la maglia granata, quella della squadra della mia città. Dopo i due gol al Gallipoli mi hanno chiamato in tanti».
Suo fratello Fabio, che ha tre anni meno di lei, gioca negli Allievi nazionali della Salernitana.
«Ultimamente si è parlato più di me, è ovvio, ma mio fratello è più bravo e farà carriera».
di Franco Esposito
fonte : corrieredellosport.it
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